Photographs and etchings, 1969

    Jim Dine (Cincinnati, 16 giugno 1935 – )

    Jim Dine è un personaggio chiave nella pittura americana della fine degli anni cinquanta, perché costituisce una sorta di figura di passaggio tra l’espressionismo astratto e le nuove poetiche dell’oggetto che andavano nascendo (New Dada e Pop Art).

    Egli si dedica ad una pittura che analizza i propri metodi e la propria storia partendo dagli oggetti comuni.

    Dine è interessato ai problemi del rapporto fra l’azione pittorica e la realtà concreta degli oggetti: “I miei dipinti sono strettamente connessi agli oggetti. Sono interessato alla loro diretta presenza”.

    L’oggetto semplice, quotidiano, viene scelto, portato sulla tela, rielaborato e utilizzato come uno dei molti materiali artistici. L’artista cerca la stessa esperienza umana dell’espressionismo astratto, recuperare cioè il nesso tra l’azione artistica e la vita, desiderando tornare ad una maggiore comprensibilità dell’opera, inserisce oggetti reali riconoscibili da tutti.

    Nasce così una forma artistica molto originale, un ibrido tra il collage di cose quotidiane e pittura, che riafferma con convinzione l’utopico binomio arte-vita, tanto enfatizzato dalle avanguardie storiche.

    Nei suoi lavori, a differenza dell’opera di Jasper Johns cui viene sovente affiancato, l’azione dell’artista non si limita a prelevare l’oggetto della vita quotidiana, ma a rielaborarlo con svariati interventi pittorici.

    Oltre a pittura e scenografia, si occupa di scultura, fotografia, scrive e concepisce happening.

     

    Lee Friedlander (Aberdeen/USA 14 giugno 1934 – )

    Fotografo statunitense. Autore a Los Angeles dal 1956 di ritratti di musicisti jazz per le copertine di dischi e collaboratore free-lance di periodici popolari (Esquire e Sport Illustrated), nel 1960 si trasferì a New York, realizzando immagini in bianco e nero di scene di strada, nelle quali mette in risalto l’alienazione della vita moderna americana, caratterizzata dalla sovrapposizione delle informazioni visive, che crea un gioco di pure forme, freddo solo in apparenza.

    Nel 1969 pubblicò Photographs by Lee Friedlander and Etchings by Jim Dine e nel 1970 Self Portrait, che gli diedero notorietà internazionale.

    Affrontò poi il tema dei monumenti (American monument, 1976), del paesaggio urbano e rurale degli Usa (Flowers and Trees, 1981, Factory Valleys, 1982) e del nudo ( Nudi 1991)