1008 ore

    Paolo Blendinger

    October 2012

    “La perfezione è qualcosa di non misurabile”

    (Maurizio Pollini, 30.IX.2012)

    Dopo le personali al Museo Moesano della Torre Fiorenzana di Grono e a Casorella, Locarno in occasione del Festival Internazionale del Cinema del 2011, Paolo Blendinger (nato ad Agno nel 1954) presenta alla Fafa Fine Art di Lugano per tutto il mese un insieme di 1008 collages, denominati “Ore”, eseguiti tra il 31 luglio ed il 1. Ottobre di quest’anno. L’istallazione sottopone visualmente sulle tre pareti della galleria lo scorrere del tempo con composizioni dal formato ricorrente, perennemente variate nella loro scrittura.

     

    “Lavoro con la tecnica del collage considerandola centrale nell’arte moderna
    Lavoro con carte impregnate e/o dipinte con tecnica ad acqua e/o olio Lavoro con carte tagliate e strappate
    Lavoro con materiali di ricupero, resti non sfruttati in genere da artisti, stampatori, librai e in questo ricupero ripongo il mio agire sociale
    Lavoro in solitudine e in margine
    Lavoro con gesti regolari e distaccati
    Lavoro in cicli che procedono parallelamente e si accompagnano nella loro consunzione
    Lavoro su cicli che considero punti di riferimento e di rigore: fra questi, i più recenti, sono i Fragments, gli Hommages,i Taccuini senesi, l’Omaggio a Catullo, le Carte violate
    Lavoro dal 5 aprile 2007 in particolare al Diario Minimo avendo a tutt’oggi prodotto una media di 12 collages al giorno
    Lavoro su carte che nella loro irregolarità ed imperfezione hanno assunto ai miei occhi, per loro sola natura, bellezza perfetta, carte talora incise, colori talora mischiati a sabbia, composizioni isolate da bordature, su esse ho applicato forme quale scrittura
    Lavoro per marcare il territorio della mia anima con l’unico principio del piacere creativo cui, esclusivamente, viene assegnato il destino di tutti i cicli
    Lavoro nella costante contaminazione fra progetto e, sovrano, il Caso nella sistematica costruzione del Mito, definizione personale dell’agire artistico”

    (PaoloBlendinger 3.X.2012)